Caos Leao e Theo: Ibrahimovic smascherato. Ecco quello che si chiede al dirigente del Milan che avrebbe potuto influire sulla scelta di Fonseca
Il Milan di Paulo Fonseca sta vivendo un inizio di stagione decisamente complicato. Con tre partite e zero vittorie, la squadra rossonera sperava di ottenere almeno una vittoria contro Torino, Parma e Lazio. Nonostante il calendario fosse alla loro portata, il Milan si è trovato sempre in svantaggio, anche contro la Lazio dopo il ribaltone biancoceleste. Solo nella partita d’esordio i rossoneri hanno mostrato una qualche reazione, ma per il resto c’è poco da salvare.
Problemi tra Leao e Theo a Roma
Il caos è scoppiato a Roma anche a causa della situazione tra Theo Hernandez e Leao. Entrambi i giocatori sono rimasti in panchina fino a metà del secondo tempo e, una volta entrati in campo, hanno avuto un impatto immediato, segnando il pareggio con l’aiuto di Abraham, un altro neo entrato. Tuttavia, durante il cooling break, i due giocatori non si sono avvicinati, suscitando dubbi sul loro comportamento. Nonostante le dichiarazioni ufficiali, la situazione rimane delicata. Secondo Franco Ordine del Corriere dello Sport, qualcuno all’interno del club deve assumersi le proprie responsabilità.
Ibrahimovic assente: ecco la presa di posizione
Il giornalista Franco Ordine ha parlato di Zlatan Ibrahimovic, ponendo l’accento sul suo possibile ruolo nella decisione di lasciare Leao e Theo fuori dallo schieramento iniziale. Ordine commenta: “Possibile che sulla clamorosa decisione di lasciarli fuori abbia influito il parere di Zlatan. Anche per questo motivo, sarebbe stata cosa giusta che lo svedese viaggiasse con la squadra, che si presentasse in TV a condividere l’operato del tecnico”. La sua assenza all’Olimpico non è passata inosservata.
“La gestione del Milan di quest’anno è stata caratterizzata dallo scetticismo collettivo per l’arrivo di Fonseca,” continua Ordine. Proprio per questo motivo, sarebbe stato fondamentale avere un dirigente influente come Ibrahimovic a Milanello per ascoltare i problemi e risolvere le incomprensioni. “A Roma c’era bisogno del suo intervento. Ibra ha smesso di fare il calciatore perché il suo fisico non reggeva più. Un dirigente del suo livello deve vivere come un calciatore. Solo ai manager di Wall Street è consentito santificare il fine settimana”.
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