mercoledì, Ottobre 30, 2024

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Quali sarebbero le conseguenze di una difesa a tre?

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La Prospettiva di De Rossi sulla Difesa a Tre

“Noi costruiamo sempre a 3, ho immaginato Danso all’interno di quella difesa. Costruire a tre con un terzino che si alza o con i tre centrali che rimangono fermi in maniera statica non cambia molto”. Queste le parole di Daniele De Rossi che, pochi giorni fa, ha parlato delle possibili prove di una difesa a tre. Pur non escludendola, vedremo se sarà utilizzata durante la partita o come formazione di partenza.

Possibili Formazioni con la Difesa a Tre

Cosa succederebbe con la difesa a tre:

Se De Rossi decidesse davvero di schierare la Roma con una difesa a tre, emergerebbe la curiosità di vedere quali scelte farebbe il tecnico giallorosso. L’aggiunta di un difensore centrale comporterebbe l’uscita di qualcuno dal campo, ma chi?

3-4-2-1:

Con questo schema, un centrocampista centrale dovrebbe liberare il posto. Attualmente, nel 4-3-2-1, sono tre i centrocampisti centrali presenti, mentre nel 3-4-2-1, uno di loro dovrebbe lasciare il posto. Sembra improbabile che De Rossi escluda il nuovo arrivato Koné, dato il lungo corteggiamento. Rimarrebbe, quindi, un solo posto conteso tra Paredes, Pellegrini, Cristante e Le Fée.

3-5-2:

In questa configurazione tattica, sarebbe un esterno a sacrificarsi. I tre centrocampisti centrali resterebbero in campo, mentre ci sarebbero solo due esterni. Angelino, che piace molto a De Rossi, potrebbe essere una certezza a sinistra, mentre Saelemaekers potrebbe avere la meglio a destra. Tuttavia, molti giocatori rimarrebbero inizialmente fuori, tra cui Dahl, Celik, Saud, El Shaarawy e Zalewski.

È probabile che De Rossi stia pensando di utilizzare la difesa a tre per avere più opzioni da scegliere di gara in gara, o potrebbe essere solo un sistema da adottare durante le partite, come già accaduto. Se, invece, dovesse optare per una scelta radicale, sarebbe interessante capire come gestirebbe le rotazioni dei giocatori che rimarrebbero fuori.

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