mercoledì, Novembre 13, 2024

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Retroscena De Rossi: da Totti a Souloukou passando per il mercato. Ecco i motivi che hanno spinto i Friedkin a dare il benservito al tecnico

La notizia del giorno sui quotidiani italiani in chiave Roma riguarda l’esonero di Daniele De Rossi. L’ormai ex tecnico della Roma è stato sostituito da Ivan Juric, che ieri sera ha già diretto il suo primo allenamento in vista della gara importante di domenica pomeriggio contro l’Udinese all’Olimpico. De Rossi, non è più il tecnico della Roma (Lapresse) – Asromalive.it

Problemi interni e divergenze con la dirigenza

Ma cosa ha portato i Friedkin a prendere una decisione così drastica? Secondo Il Messaggero, tutto ha avuto origine dal rapporto con la CEO Lina Souloukou, che non è mai decollato. La nuova dirigenza aveva idee diverse per il futuro della Roma. Lina preferiva Modesto, un uomo di fiducia, che avrebbe portato con sé Palladino, entrambi seguiti da Riso. I Friedkin, invece, hanno deciso di continuare con De Rossi. Tuttavia, la situazione è peggiorata poco dopo il prolungamento del contratto di De Rossi.

Divergenze sul mercato e altre tensioni

Dal 18 aprile, giorno dell’annuncio del prolungamento, fino al 25 giugno, data dell’ufficialità, De Rossi ha suggerito Massara e poi Burdisso come nuovi direttori sportivi. Tuttavia, i Friedkin hanno scelto Ghisolfi, che ancora non è stato presentato ufficialmente e non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche. Anche la questione Dybala ha contribuito a creare tensioni, con De Rossi che ha dichiarato apertamente che alcuni acquisti, come quelli di Dahl, Sangaré e Le Fée, erano decisioni sue, mentre gli altri non erano suoi obiettivi.

Retroscena De Rossi, da Totti a SouloukouLina Souloukou (Lapresse) – Asromalive.it

Poi la questione Dybala, poi le parole di De Rossi, sincero: “Dahl, Sangaré e Le Fée sono acquisti di De Rossi, non li conoscevo”. Nemmeno una settimana dopo scoppia il caso Danso. E poi anche l’intervista di Totti che “alcuni in società la interpretano come una trasposizione del suo pensiero“. Il resto è questione di giorni, il ritorno dei Friedkin in città, la comunicazione arrivata ieri mattina, e il ritorno a casa. Insomma, un addio che si è consumato quasi nel tempo.

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