giovedì, Settembre 19, 2024

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Retroscena De Rossi: da Totti a Souloukou passando per il mercato. Ecco i motivi che hanno spinto i Friedkin a dare il benservito al tecnico

La notizia del giorno sui quotidiani italiani in chiave Roma riguarda l’esonero di Daniele De Rossi. L’ormai ex tecnico della Roma è stato sostituito da Ivan Juric, che ieri sera ha già diretto il suo primo allenamento in vista della gara importante di domenica pomeriggio contro l’Udinese all’Olimpico. Retroscena De Rossi, da Totti a SouloukouDe Rossi, non è più il tecnico della Roma (Lapresse) – Asromalive.it

Problemi interni e divergenze con la dirigenza

Ma cosa ha portato i Friedkin a prendere una decisione così drastica? Secondo Il Messaggero, tutto ha avuto origine dal rapporto con la CEO Lina Souloukou, che non è mai decollato. La nuova dirigenza aveva idee diverse per il futuro della Roma. Lina preferiva Modesto, un uomo di fiducia, che avrebbe portato con sé Palladino, entrambi seguiti da Riso. I Friedkin, invece, hanno deciso di continuare con De Rossi. Tuttavia, la situazione è peggiorata poco dopo il prolungamento del contratto di De Rossi.

Divergenze sul mercato e altre tensioni

Dal 18 aprile, giorno dell’annuncio del prolungamento, fino al 25 giugno, data dell’ufficialità, De Rossi ha suggerito Massara e poi Burdisso come nuovi direttori sportivi. Tuttavia, i Friedkin hanno scelto Ghisolfi, che ancora non è stato presentato ufficialmente e non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche. Anche la questione Dybala ha contribuito a creare tensioni, con De Rossi che ha dichiarato apertamente che alcuni acquisti, come quelli di Dahl, Sangaré e Le Fée, erano decisioni sue, mentre gli altri non erano suoi obiettivi.

Retroscena De Rossi, da Totti a SouloukouLina Souloukou (Lapresse) – Asromalive.it

Poi la questione Dybala, poi le parole di De Rossi, sincero: “Dahl, Sangaré e Le Fée sono acquisti di De Rossi, non li conoscevo”. Nemmeno una settimana dopo scoppia il caso Danso. E poi anche l’intervista di Totti che “alcuni in società la interpretano come una trasposizione del suo pensiero“. Il resto è questione di giorni, il ritorno dei Friedkin in città, la comunicazione arrivata ieri mattina, e il ritorno a casa. Insomma, un addio che si è consumato quasi nel tempo.

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