Giungono finalmente le ufficialità in merito alle formazioni di Genoa-Roma. La rivoluzione di Daniele De Rossi, almeno sulla carta, è compiuta.
Il grande giorno della delicata sfida tra il Genoa di Gilardino e la Roma di Daniele De Rossi è finalmente arrivato. Per i giallorossi, la vittoria sembrerebbe letteralmente l’unica opzione possibile per evitare il definitivo linciaggio sui social da parte del popolo capitolino. Due punti in tre partite non sono esattamente ciò che la tifoseria giallorossa si sarebbe aspettata dopo un calciomercato di tale magnitudo, composto da alcuni dei calciatori più promettenti dell’attuale panorama calcistico europeo.
Una Nuova Era per la Roma
Passare da una squadra di underdog, o comunque di calciatori non particolarmente considerati, ad una di rosei prospetti come Soulé, Le Fée e Koné su tutti, e veterani d’esperienza europea come Hermoso e Hummels, però non comporta soltanto benefici dal punto di vista dell’allenatore. De Rossi, inevitabilmente, si trova ora investito di una responsabilità inedita. Fare male con i cosiddetti ‘avanzi’ della gestione Pinto e Mourinho è un conto ma, come dichiarato nelle scorse ore da Francesco Totti, fallire l’obiettivo Champions con un organico di tale pregio significherebbe disattendere clamorosamente le aspettative di tifosi e appassionati, che ormai non forniranno più alcun alibi al “Comandante di Ostia”.
Con la rosa al completo, tocca a De Rossi conquistare quel tanto agognato equilibrio che dovrebbe permettere ai giallorossi di ingranare una nuova marcia. In tal senso, le formazioni ufficiali di Genoa-Roma confermano la volontà da parte dell’ex capitano giallorosso di adattarsi con umiltà ed elasticità tattica alle nuove caratteristiche di una rosa luccicante.
Si Cambia Modulo: Dybala e Dovbyk a Guidare l’Attacco
Dopo giorni di speculazioni, ipotesi e simulazioni, è finalmente giunta la conferma: De Rossi è passato al 3-5-2. L’arrivo di Mario Hermoso e Mats Hummels (il quale tuttavia non è ancora pronto all’esordio in maglia giallorossa) ha smosso qualcosa in De Rossi. Non si è mai detto morbosamente affezionato al 4-3-3, come ampiamente manifestato nel corso delle fasi finali della passata stagione. Difatti, contro i liguri di Gilardino, farà il suo esordio a tre Angelino, affiancato da Gianluca Mancini e Evan Ndicka.
A sviluppare la manovra sulle fasce, naturalmente da quinti di centrocampo, ecco Alexis Saelemaekers (che dovrà naturalmente contribuire più offensivamente) e El Shaarawy (a cui spetterà il compito di preoccuparsi maggiormente della fase di copertura). Nelle occasioni in cui Saelemaekers completerà la sua metamorfosi nei panni di esterno offensivo, la Roma si potrebbe dire che tornerà al tanto caro modulo a quattro.
Tra Angelino e Saelemaekers, ecco un centrocampo inedito formato da Bryan Cristante, Manu Koné e Tommaso Baldanzi, un mix di parti eguali di Pisilli (Baldanzi), sostanza (Koné) ed esperienza (Cristante). A completare l’undici titolare ci sono Artem Dovbyk, ancora in cerca della prima marcatura in maglia giallorossa, e Paulo Dybala, preferito a Soulé come seconda punta.
AS ROMA (3-5-2): Svilar; Mancini, N’Dicka, Angeliño; Saelemaekers, Pisilli, Cristante, Koné, El Shaarawy; Dybala, Dovbyk
GENOA (3-5-2): Gollini; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Thorsby, Martin; Pinamonti, Ekuban