martedì, Ottobre 15, 2024

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Inchiesta Ultras e sanzione Inter-Milan: “Questione grave”

Recentemente, l’ambiente dei tifosi di Inter e Milan è stato scosso da un’importante indagine avviata dalla Procura Federale. Sono stati arrestati 19 membri dei gruppi organizzati di tifosi delle due squadre, accusati di vari crimini. La Procura Federale della FIGC ha quindi richiesto l’accesso alla documentazione della Procura di Milano per esaminare eventuali coinvolgimenti di tesserati. Tra i nomi rilevati vi sono quelli di Davide Calabria del Milan, Simone Inzaghi, l’allenatore dell’Inter, e Milan Skriniar, ex giocatore dell’Inter ora al PSG.

Potenziali Implicazioni per i Tesserati

Nonostante le società Milan e Inter non risultino direttamente implicate nell’inchiesta, i riflettori sono puntati su alcuni tesserati. In particolare, si valutano le implicazioni di eventuali contatti di questi con i gruppi di tifosi ultras, analizzando telefonate e incontri sospetti. Le indagini mirano a verificare se ci sia stato un uso di intimidazioni, una profonda violazione delle norme del codice di giustizia sportiva. Questo codice vieta rapporti che possano incitare alla violenza o compromettere la dignità umana. Eventuali sanzioni potrebbero includere multe, squalifiche o sospensioni temporanee, tuttavia al momento non si teme una sottrazione di punti per le squadre coinvolte.

L’avvocato sportivo Pierfilippo Capello ha offerto un quadro più chiaro circa le possibili conseguenze. Intervenendo su TvPlay, Capello ha sottolineato che, da un punto di vista sportivo, si è in attesa che la Procura della FIGC acquisisca i documenti necessari dalla Procura di Milano. Ha espresso il suo parere secondo cui, per Inter e Milan, non ci si deve aspettare molto oltre a sanzioni economiche.

Aspetti Penali e Considerazioni Sociali

Il discorso è diverso dal punto di vista penale, dove serve stabilire se ci siano state irregolarità. Gli club di calcio hanno responsabili specifici che gestiscono i rapporti con i tifosi, ma le modalità di interazione e con quali gruppi vari possano essere più critiche. Simone Inzaghi, per esempio, interagisce spesso con i tifosi nel suo quotidiano. Le conversazioni telefoniche e richieste di biglietti sono sotto scrutinio per accertare eventuali violazioni. Tuttavia, come affermato da Capello, il problema risiede nella necessità di riformare il mondo degli ultras in Italia. Egli ha anche dichiarato il suo personale stupore nel vedere come si è evoluto il tifo rispetto al passato.

Un’ulteriore criticità sollevata riguarda l’infiltrazione della ‘ndrangheta che, come confermato da recenti ordinanze, gestisce potere anche sugli accessi agli stadi. La figura del capo ultras influenza in modo determinante dinamiche che riguardano anche la sfera economica, trasformando, quindi, le Curve in un territorio ambivalente dove basta poco per innescare problemi. Inoltre, la questione del coinvolgimento diretto di Inzaghi è minimizzata, sottolineando come spesso gli allenatori cerchino semplicemente di preservare l’armonia dello spogliatoio.

Infine, un cenno alla Superlega: un tentativo di creare maggiore autonomia per i club rispetto alle attuali strutture monopolistiche come FIFA. La Superlega avrebbe dovuto essere una risposta alle esigenze dei tifosi, anche se la sua organizzazione è stata contestata. Ad oggi, anche la Champions League serve simili obiettivi, mostrando l’evoluzione del calcio verso un prodotto sempre più globale.

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