Inter, l’inchiesta ultras prosegue e sta rivelando scenari inquietanti. La Scala del calcio ed il lato oscuro delle tifoserie milanesi.
Le curve, con il loro tifo caldo, appassionato e apparentemente disinteressato, hanno sempre rappresentato il cuore pulsante della “fede” calcistica. Tuttavia, l’iniziale percezione è stata oscurata da una realtà ben diversa. Quello che un tempo appariva come un luogo di pura passione sportiva, ora mostra un volto molto diverso.
Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, (ANSA) Asromalive.it
Il tifo caldo e appassionato, a tratti persino esagerato, continua a contraddistinguere certe frange di tifosi organizzati. Tuttavia, la definizione di “tifo disinteressato” è ormai obsoleta. Il primo campanello d’allarme è giunto dalla curva della Juventus, sotto stretta osservazione grazie alle segnalazioni dell’allora presidente Andrea Agnelli. Ora, anche le curve di San Siro, centro nevralgico del tifo nerazzurro e rossonero, sono sotto indagine. La passione per Inter e Milan ha ceduto il passo ad un tifo organizzato che è diventato remunerativo. Queste tifoserie, divise dai colori, sono però unite nel desiderio di trarre profitto tramite pressioni illecite sui club. Tali pratiche hanno addirittura portato a due omicidi legati a questi loschi affari.
Inter, inchiesta ultras: parla Beppe Marotta
Il tema delle inchieste sulle tifoserie organizzate non risparmia neppure l’Inter. In relazione alle indagini che stanno scuotendo il calcio milanese, è intervenuto il presidente dell’Inter, Beppe Marotta. Il suo discorso è rivolto soprattutto ai tifosi nerazzurri, preoccupati per le possibili conseguenze dell’inchiesta in corso.
Javier Zanetti Giuseppe Marotta (ANSA) Asromalive.it
Poco prima della sfida di Champions League contro la Stella Rossa, Marotta ha espresso le sue preoccupazioni e speranze a Sky Sport: “Indagine ultras? Vorrei tranquillizzare tutti i nostri tifosi. Come hanno già dichiarato i magistrati, noi siamo parte lesa e non abbiamo proprio nulla da temere”. Secondo Marotta, l’Inter e i suoi tesserati non avranno conseguenze. Questo rassicura i tifosi, che possono continuare a concentrare il loro supporto alla squadra senza timori aggiuntivi.
Il logo dell’Inter in bella mostra sul cellulare del Procuratore Marcello Viola sembra rafforzare la posizione di tranquillità del club.