Enzo Le Fée, ventiquattrenne francese, è uno dei nuovi volti della Roma per questa stagione. Dopo le prime due giornate, è sparito dai radar, ma ora si candida per un posto da titolare. Il suo arrivo è stato uno degli eventi principali dell’ultima finestra di mercato estiva della società giallorossa, essendo stato acquistato dal Rennes per una cifra considerevole di 23 milioni di euro. Sotto la guida di Daniele De Rossi, ha iniziato come titolare la sua avventura nella Capitale.
Un inizio complicato
Durante una gara casalinga con l’Empoli, Le Fée ha subito un infortunio al collaterale del ginocchio che lo ha allontanato dal campo fino all’ultima partita di campionato contro il Monza. In quell’occasione, è riuscito a tornare almeno in panchina. Ora, completamente recuperato, si prepara a competere per una maglia da titolare nel big match contro l’Inter. Ivan Juric si trova di fronte al dilemma di scegliere il giusto assetto per il centrocampo giallorosso, considerando l’adattabilità e le caratteristiche uniche del giovane francese.
Un titolo in vista
Secondo ‘Repubblica’, Le Fée potrebbe presto diventare uno dei favoriti di Juric grazie alle sue qualità e alla sua capacità di adattarsi al sistema tattico dell’allenatore croato. Anche se non ha ancora giocato un minuto sotto la gestione di Juric, le sue potenzialità lo rendono un candidato per diventare titolare fisso nel centrocampo della Roma. L’inserimento del talentuoso centrocampista francese metterebbe pressione ai veterani, con Bryan Cristante in particolare che potrebbe vedere ridimensionato il suo ruolo.
Sebbene sia improbabile che Le Fée venga schierato subito contro l’Inter, a causa del calendario fitto, la sua promozione sembra inevitabile. Tuttavia, Lorenzo Pellegrini, capitano della squadra, non sembra rischiare il suo posto, soprattutto dopo gli elogi ricevuti da Juric nell’intervista recente al ‘Corriere dello Sport’. Cristante, invece, potrebbe essere chiamato a fare spazio a un centrocampo che punterebbe meno sulla solidità tattica e più sulla tecnica e imprevedibilità.