La partita tra Monza e Roma ha generato accese discussioni per un episodio controverso nei minuti finali: la mancata assegnazione di un rigore a Baldanzi. Luca Marelli ha offerto la sua interpretazione della situazione. Il contatto su Baldanzi è diventato un tema caldo di confronto, segnando un momento chiave in un ciclo di partite impegnativo per la squadra guidata da Juric da metà settembre. Nonostante i progressi, la squadra deve continuare a lavorare su specifici aspetti nei prossimi giorni.
Un Finale Carico di Tensione
Dopo l’amara esperienza in Europa a Boras, la squadra, con Dovbyk e compagni, era chiamata a dare una risposta positiva a Monza. Qui, si sono trovati di fronte a un avversario anch’esso in difficoltà all’inizio della stagione. Sebbene Juric abbia evidenziato mancanze in precisione e attenzione, ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione durante i novanta minuti è stato l’episodio che ha coinvolto Tommaso Baldanzi. Appariva chiaro un possibile rigore per uno step on foot, ma il VAR non è intervenuto per suggerire l’OFR all’arbitro.
La Meditata Decisione Arbitrale
Luca Marelli ha approfondito l’argomento ai microfoni di Dazn, illustrando le ragioni dietro la decisione arbitrale di non concedere il rigore alla Roma. Ha spiegato: “La volontarietà non è rilevante per la valutazione, che deve basarsi solo sulle conseguenze. Questo è un episodio al limite e non possiamo negarlo. Sebbene diverso dall’episodio in Napoli-Monza, la linea interpretativa è chiara: lo step on foot sussiste solo se c’è un contatto piede su piede. Altre combinazioni lasciano spazio all’interpretazione degli arbitri.”
Marelli ha concluso sottolineando come, nell’episodio di Monza, il tocco del piede del giocatore sia stato particolarmente evidente. Tuttavia, i responsabili del VAR hanno optato per non intervenire. Marelli si è detto d’accordo: “Se analizziamo la dinamica, il contatto dura solo un secondo. Questi episodi non dovrebbero mai essere sanzionati o soggetti a OFR”.