Il rinvio inatteso della sfida Bologna-Milan ha causato un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio italiano, portando con sé una serie di complicazioni per la Lega di Serie A. L’incontro, che avrebbe dovuto disputarsi sabato scorso, è stato posticipato per ragioni di ordine pubblico, decisione che non è stata accolta favorevolmente dai rossoneri, soprattutto dopo la prestazione di ieri sera contro il Napoli, dove la mancanza di due giocatori squalificati è stata fortemente sentita. La Lega ora si trova nella difficile posizione di dover individuare una nuova data per il recupero del match, ma non prima di gennaio.
Decisioni contestate e soluzioni mancate
La scelta di rinviare la partita ha suscitato critiche generalizzate. Nonostante le ipotesi di disputare l’incontro a porte chiuse o spostarlo su un campo neutro, la posizione intransigente del Bologna ha portato al posticipo. Tuttavia, non si tratta di un caso isolato: anche in Serie B si assiste a una situazione analoga. Infatti, la Lega B ha ufficializzato che il match tra Cosenza e Salernitana sarà giocato domenica 3 novembre alle ore 15, anziché il giorno precedente come inizialmente programmato. Questa decisione è stata influenzata dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, su convocazione del Prefetto di Cosenza, e ha ottenuto l’approvazione dalla Serie B, venendo dunque posticipata di un giorno.
Tifoserie e logistica compromessa
Dietro il rinvio della sfida tra Cosenza e Salernitana ci sono tensioni tra le due tifoserie. A complicare ulteriormente la situazione, vi è l’obbligo per i sostenitori della Salernitana di possedere la tessera del tifoso per poter assistere alla partita in trasferta. Questa nuova calendarizzazione, comunicata a ridosso della data del match, ha costretto molti supporter ad annullare e riorganizzare i propri viaggi. Decisioni tardive e impreviste continuano a incidere sui tifosi e sul regolare svolgimento del campionato, sottolineando una stagione sempre più segnata da imprevisti e problematiche logistiche.