Da inizio stagione, la Roma si trova in una situazione di apparente stallo ogni volta che si allontana dalla comfort zone del proprio stadio. Ogni trasferta si trasforma in un vero e proprio enigma da risolvere per la squadra capitolina, che sembra perdere il suo smalto non appena varca i confini dell’Olimpico. La questione appare ormai radicata, destando una serie di interrogativi tra tifosi e addetti ai lavori.
Prestazioni in bilico
Nonostante le aspettative elevate e una rosa di talento, la squadra riesce a brillare solo a intermittenza lontano dal proprio pubblico. Questo trend negativo evidenzia una fase di transizione dal risultato certezza in casa a quella di incertezza fuori casa. Giocare in trasferta diventa una prova di resistenza, adattamento e, soprattutto, di gestione mentale, aspetti che, in questa fase, sembrano pesare sui giallorossi.
Fattori determinanti
Analizzando le partite giocate fuori casa, emergono alcune criticità ricorrenti: la difficoltà a mantenere un ritmo costante, problemi nell’approccio iniziale del match e una certa tendenza a capitolare sotto pressione. Sebbene le motivazioni possano essere varie, dal punto di vista tattico alla gestione delle emozioni, il comune denominatore rimane lo scarso rendimento.
La sfida del cambiamento
Il compito di invertire questa tendenza spetta non solo all’allenatore ma anche ai senatori della squadra, chiamati a dare il buon esempio e a guidare i compagni verso una nuova mentalità. Ritrovare la sicurezza e la determinazione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi stagionali e superare quello che è ormai diventato un ostacolo psicologico non indifferente.