venerdì, Ottobre 18, 2024

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Mourinho e la sua lunga ombra a Roma

Intervistato in patria, il calciatore ha parlato senza peli sulla lingua di un episodio che ha cambiato per sempre il suo rapporto col mister. Amato dalla gente, idolatrato dalla piazza, seguito fedelmente dalla stragrande maggioranza del gruppo, José Mourinho aveva creato, nella sua passionale e vincente esperienza romana, un forte legame con l’ambiente. L’idea di combattere tutti insieme per un traguardo, di sacrificarsi l’uno per l’altro, di remare – per dirla con un’espressione spesso abusata – tutti nella stessa direzione è stato il mantra della sua guida tecnica sulla panchina dei capitolini.

L’accusa di ‘tradimento’ che ha scosso l’ambiente

Ha destato quindi scalpore, all’epoca, un episodio accaduto durante un’importante gara di campionato che la Roma stava vincendo e che poi, complice una disattenzione difensiva a 5′ dalla fine, ha pareggiato. Era il 9 novembre del 2022 quando i giallorossi, già avanti sul campo di un allora ambizioso Sassuolo, si facevano raggiungere sul pari da Pinamonti, ben imbeccato da Laurentié. Nel post gara lo Special One non le mandò a dire ad un suo giocatore, reo di non aver fatto quella corsa in più che forse avrebbe reso più difficile la giocata degli avanti neroverdi. Parole forti, quelle usate dal portoghese, che puntò il dito in particolare su uno dei suoi, con l’esplicita accusa di ‘tradimento’ lanciata nell’etere e foriera di numerose polemiche.

Karsdorp senza freni su Mourinho: “Non lo doveva fare”

Non ci volle molto a capire con chi ce l’avesse il tecnico, già protagonista di alcuni dissidi col calciatore in questione. Tornato in Olanda nell’agosto del 2024 dopo un totale di sei stagioni alla Roma – di cui le ultime 4 consecutive – Rick Karsdorp aveva qualche sassolino da togliersi. Lo ha fatto durante un’intervista rilasciata al portale ‘Nu.nl’, con cui ha ripercorso il tormentato rapporto con Mourinho, focalizzandosi sull’episodio già abbondantemente descritto.

Mourinho e Karsdorp, l’olandese riapre il caso col tecnico portoghese (Ansa Foto) – Asromalive.it

Quando sono uscito dal campo nel derby perso contro la Lazio, sono andato a prendere il cappotto velocemente, e Mourinho era molto agitato. I risultati poi sono stati pessimi e credo che abbia voluto mandare un segnale usando me dopo la partita contro il Sassuolo. Mourinho non si è mai scusato, non è quel tipo di uomo. Ho notato che ha cercato di ristabilire un rapporto ma io non ero d’accordo“, ha esordito il terzino. “Nello spogliatoio mi ha chiamato traditore circa otto volte, e lo può fare. Ma pubblicamente non avrebbe mai dovuto farlo, in quello ha sbagliato. Sono rimasto sorpreso dal suo gesto, ha esagerato. Dopo quella discussione, sarei dovuto andare via“, ha concluso.

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