La partita Monza-Roma si è conclusa con un carico di polemiche che ha avuto risonanza nazionale, spingendo la Lega Calcio a intervenire con decisioni significative. Sia appassionati sia tifosi desideravano godersi un’ultima emozionante giornata di Serie A prima della pausa per le nazionali. Tuttavia, ciò che si è verificato durante il weekend si è rivelato distante dalle tipiche aspettative di chi ama il calcio giocato.
Episodi Controversi in Fiorentina-Milan e Monza-Roma
L’Italia calcistica vive attualmente momenti di agitazione a seguito dei numerosi episodi arbitrali che hanno caratterizzato la settima giornata della massima lega italiana. La mancanza di coerenza nel metro di giudizio dell’AIA ha preso il sopravvento sulla pura dinamica del gioco. In particolare, gli eventi che hanno sollevato maggior sdegno tra appassionati e tifosi sono quelli accaduti durante Fiorentina-Milan e Monza-Roma. Un’attenzione particolare da parte del popolo giallorosso è stata riservata al rigore negato ai giallorossi, un’occasione che avrebbe potuto garantire alla Roma la terza vittoria consecutiva in campionato.
Comunicazione della Lega: Sanzioni e Provvedimenti
Un metodo interpretativo dei regolamenti mai chiaramente definito e alcune dichiarazioni discordanti hanno alimentato la rabbia della tifoseria giallorossa. Attualmente, come dichiarato ufficialmente dalla Lega Serie A, sono previste delle sanzioni in risposta agli eventi del match tra Monza e Roma. Attraverso un comunicato, il Giudice Sportivo ha notificato una sanzione di 5 mila euro alla AS Roma, a causa del lancio di bottigliette da parte dei tifosi ospiti e la mancata censura di una “persona” che avrebbe criticato la squadra arbitrale negli spogliatoi.
Le parole del comunicato chiariscono: “Ammenda di 5 mila euro per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato due bottigliette di plastica sul terreno di gioco e due bottigliette di plastica nel recinto di gioco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS; per avere omesso di impedire la presenza negli spogliatoi di una persona non autorizzata che rivolgeva critiche all’operato arbitrale.”