giovedì, Ottobre 31, 2024

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Roma, ritorno in panchina: decisione ufficiale annullata

Sono ore calde dentro la Roma, anche perché del futuro di Juric non c’è certezza. Il tecnico giallorosso si gioca tutto questa sera contro il Torino. Una sconfitta significherebbe esonero immediato. E i Friedkin, come sappiamo, stanno cercando un sostituto con una certezza assoluta: non ci sarà un ritorno di Daniele De Rossi.

Possibili candidati al ruolo di tecnico

In queste ore sono usciti tanti nomi: da Mancini a Montella, ad esempio, oppure un altro profilo che potrebbe essere Terzic, l’anno scorso al Borussia Dortmund, fino a Ten Hag, da poco cacciato dal Manchester United. Ed è spuntato fuori, soprattutto per quello che sarebbe potuto essere il ruolo di direttore tecnico, anche il profilo di Claudio Ranieri. Proprio l’ex allenatore del Cagliari, questa mattina, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.

Caos Roma, Ranieri torna in panchina

Quando ha lasciato la Sardegna ha detto che sarebbe stata la sua ultima esperienza come allenatore. Ma Ranieri non sembra essere del tutto convinto di questa decisione: "Confesso che ho voglia di rimettersi in discussione – ha detto – anche se ho già detto di no a più di una proposta. Vediamo se arriva la chiamata di una nazionale, non quella italiana: ho la massima fiducia in Spalletti".

De Rossi e Ranieri

A Ranieri nell’intervista viene ricordato un fatto: alla fine del primo tempo in un derby tolse dal campo sia Totti che De Rossi: “Poi abbiamo vinto” ha ribadito. E proprio su De Rossi allenatore ha detto questo: “Non me lo sarei mai immaginato – ha confessato – è un mestiere particolare. La prima dote che serve è la pazienza, mi spiace lo abbiano esonerato, aveva avviato un progetto”. Ranieri ha infine parlato dei litigi con Mourinho: “Mi diceva che ero vecchio e che non parlavo inglese. Per la verità, oltre all’inglese, parlo anche francese e spagnolo. Ma quando sono andato all’Inter siamo diventato amici, non so come sia successo, forse gli hanno raccontato come ero e come allenavo. Così come quando mi hanno mandato via dal Leicester, lui era al Manchester United, si è presentato in sala stampa indossando una maglietta con le mie iniziali”.

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