I Friedkin sono attualmente sotto la lente d’ingrandimento di tifosi e addetti ai lavori per le ultime decisioni prese in casa Roma.
Alcune scelte sono sembrate a dir poco insensate agli occhi degli appassionati. Zibi Boniek, pezzo da novanta della storia della Roma e del calcio mondiale, ha parlato proprio di questo, confessando di non aver compreso in particolar modo una decisione.
Annuncio forte contro i Friedkin (AsRomaLive – ANSA)
La situazione dirigenziale attuale
Nell’attualità della Roma si parla spesso della figura di Zibi Boniek, soprattutto per l’assenza di figure sportive all’interno della società. Dopo l’addio di Lina Souloukou, c’è un urgente bisogno di orientarsi dal punto di vista dirigenziale. Florent Ghisolfi ha acquisito maggiori poteri nella gestione sportiva, ma non può gestire da solo l’intero peso di un club così importante. Come annunciato dallo stesso ds nell’intervista odierna, presto arriverà un nuovo CEO a gestire la situazione. I tifosi hanno spesso pensato a Boniek, vicepresidente della UEFA ed ex presidente della federazione polacca, un uomo di grande spessore internazionale.
Il problema è che fino a questo momento i Friedkin non hanno mai pensato a lui o perlomeno non lo hanno mai contattato. A ribadirlo è stato lui stesso nella sua ultima intervista andata in onda questa mattina su TeleRadioStereo, durante la trasmissione “Te la do io Tokyo”.
Boniek ha affermato: “Leggo spesso questo accostamento e mi piacerebbe. Ho sempre detto che vestire di nuovo la divisa della Roma mi sarebbe piaciuto. Alla fine, però, io non ho mai parlato con nessuno. Vado a vedere le partite della Roma, ma se non ti chiamano vuol dire che si tratta solo di speculazioni”.
Boniek critico sull’esonero di De Rossi
Le dichiarazioni di Zibi Boniek a TeleRadioStereo hanno riguardato vari argomenti di casa Roma, spaziando da De Rossi a Juric, fino alle mosse dei Friedkin.
Il pensiero di Boniek sulle ultime vicende in casa Roma (AsRomaLive – ANSA)
Sull’ex allenatore e imperitura bandiera, Boniek ha dichiarato: “Il licenziamento mi sembrava una cosa folle. Un simbolo della Roma che fa parte della storia e gli chiedi di aiutarti nel momento in cui decidi di cacciare Mourinho. Tutto quello che è accaduto è una cosa difficile da spiegare. Gli fai un contratto di tre anni per mandarlo via dopo quattro giornate. Per di più aveva anche giocato alla grande contro Juve e Genoa”.
Poi, parlando dell’arrivo di Juric, ha detto: “Tra Mourinho e Juric il confronto non regge, ma non vorrei essere offensivo con lui. Mi piacevano le sue squadre, correvano ed erano aggressive e questo si vede anche adesso nella Roma. Con il Venezia però mi prendo solo il risultato”.
Un passaggio anche sull’obiettivo di questa stagione, ribadito anche da Ghisolfi, ovvero il piazzamento in Champions League: “Spero che possiamo arrivare tra le prime quattro, anche se poi c’è la possibilità che ne vadano anche cinque o addirittura sei. Per questo credo che la Roma possa arrivare quinta o sesta. Certo, abbiamo speso 50 milioni per due giocatori come Le Fée e Soulé che difficilmente fanno la differenza”.
Su Pisilli, Boniek ha aggiunto: “Mi piace molto ma dobbiamo dargli il tempo di crescere e maturare”.
Boniek si augura anche che Zalewski, da connazionale, possa presto essere reinserito in squadra, sottolineando la sua viscerale romanità e il suo grande attaccamento alla maglia. Può rivelarsi un valore aggiunto per questa stagione, specie con il modulo di Juric. Discorso diverso vale invece per Pellegrini, che con la fascia al braccio dovrebbe dare di più, per non deludere la gente che ha grandi aspettative conoscendo le sue qualità, che sembrano scomparse.