Le voci di un possibile addio di Dusan Vlahovic dalla Juventus a gennaio si fanno sempre più insistenti. A seguito della sconfitta subita all’Allianz Stadium contro lo Stoccarda in Champions League, l’ambiente bianconero sta vivendo il primo vero momento di crisi stagionale, e il serbo potrebbe diventare il capro espiatorio di una situazione delicata.
Momento di difficoltà per la Juventus
Thiago Motta e la Juventus hanno mostrato segni di cedimento nella recente partita di Champions, che ha visto la squadra soccombere alla furia del Stoccarda. Questa sconfitta, nonostante sia la prima della stagione, ha sollevato dubbi significativi sulla capacità di Motta di risollevare la squadra. Le scelte tattiche del mister durante la partita non hanno migliorato la situazione, lasciando il club torinese in una posizione scomoda. Nel contesto di un ambiente nervoso, la figura di Vlahovic emerge come possibile valvola di sfogo, con le criticità legate al suo oneroso ingaggio e alla questione del rinnovo del contratto.
Il futuro di Vlahovic tra Juventus e Arsenal
Secondo le informazioni diffuse da caughtoffside.com, la cessione di Dusan Vlahovic potrebbe concretizzarsi già a gennaio. L’Arsenal, guidato da Mikel Arteta, ha mostrato un interesse duraturo nei confronti del centravanti, complici le prestazioni non sempre brillanti di Gabriel Jesus. Per il club inglese, un’offerta di 60 milioni di euro potrebbe essere sufficiente per convincere la Juventus a cedere il serbo. Una cifra che i bianconeri avrebbero già in mente di reinvestire per il giovane talento sloveno Benjamin Sesko, attualmente in forza al Lipsia. Sesko è visto come il rinforzo ideale per il futuro dell’attacco juventino da parte del duo Giuntoli-Motta.
Una doppia operazione di mercato
Se il trasferimento di Vlahovic dovesse concretizzarsi, la Juventus potrebbe avviare una rivoluzione nel reparto offensivo, puntando tutto su Benjamin Sesko. Questa doppia operazione di mercato, che potrebbe svolgersi tra gennaio e la prossima estate, rappresenterebbe una svolta significativa per il club. Una storia che, se tutto andasse secondo i piani, si chiuderebbe con il tanto sperato lieto fine: “…e vissero tutti felici e contenti“.