mercoledì, Ottobre 16, 2024

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Da Totti a Pellegri: il confronto tra due momenti storici in Roma-Genoa

Il peso di una partita storica

Per descrivere il peso specifico di una partita come Roma-Genoa dobbiamo rifarci ai precedenti degli ultimi anni. Eppure, rimane comunque un compito difficile quello di scostarsi da quel 28 maggio 2017: un giorno storico, entrato nell’iconografia e nella leggenda del club giallorosso. Quel pomeriggio un Olimpico con addosso un vestito malinconico, salutava Francesco Totti: l’addio al calcio dello storico capitano, bandiera e simbolo del romanismo, ha fermato il mondo per quei 70.000 tifosi con le lacrime agli occhi. Un evento che ha creato una frattura insanabile, con la Roma che entrava ufficialmente in una nuova era e mandava agli archivi forse il capitolo più emozionante della sua storia.

Un momento storico per Pellegri

Eppure, eclissato da un momento che lega sacro e profano come l’addio al giallorosso del “pupone”, un altro “bambino” nello stesso giorno stava calpestando la storia per riscriverla. Si tratta di Pietro Pellegri, che in quel 3-2 segna il terzo gol più giovane nella storia della Serie A: la carta d’identità recita 17 marzo 2001, quella rete quindi arriva a 16 anni e 72 giorni. Insomma, una partita che unisce come un filo ininterrotto il presente e il passato del nostro campionato. Da lì in poi possiamo citare il 3-2 del 16 dicembre 2018. una delle prime volte in cui il Var irrompe nel ritmo di una partita, fermando il gioco per molti minuti in occasione del gol di Lazovic. Guardando all’ultimo precedente, dobbiamo volgere lo sguardo agli ottavi di Coppa Italia dello scorso anno, con l’1-0 finale griffato Dybala. Ad oggi invece, Roma-Genoa vale realisticamente come ultimo treno per sperare ancora nella Champions League: segno che questa partita non smette mai di regalare emozioni.

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