Emidio Oddi, ex calciatore della Roma, è stato intervistato su Centro Suono Sport durante la trasmissione “Altrimenti ci arrabbiamo”. Di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni.
Il 30 maggio e il doppio dolore dei romanisti
Il 30 maggio rappresenta una data carica di dolore per i tifosi romanisti: coincide sia con l’anniversario della finale di Roma-Liverpool che con la tragica scomparsa di Agostino Di Bartolomei. Oddi ha espresso le sue emozioni: “La finale di Coppa dei Campioni è una ferita che può, col tempo, rimarginarsi. Tuttavia, la ferita legata alla perdita di Di Bartolomei rimane aperta. Per me è ancora difficile accettare che il nostro capitano non ci sia più e che abbia avuto una tale fine. Quando l’ho saputo, mi sembrava uno scherzo di cattivo gusto”.
Di Bartolomei prima e dopo la finale di Coppa dei Campioni
Riguardo alla partita finale di Coppa dei Campioni, Oddi ha condiviso alcuni ricordi di Di Bartolomei: “Prima della partita, scambiavamo alcune parole per motivarci e sostenere la squadra. Agostino, che non era solito parlare molto, dava qualche pacca sulla spalla. Dopo la partita, e in particolare quella sera, ricordo che si parlò poco. Tutti tenevamo la testa bassa, affranti non solo per noi stessi, ma soprattutto per i tifosi che avevano preparato i festeggiamenti. La tristezza era palpabile, soprattutto nel viaggio di ritorno in pullman, quando vedevamo persone sui marciapiedi con la testa tra le mani, immerse nello sconforto”.