Il significato dei Derby per i Capitani della Roma
I derby non sono solo una sfida o competizione tra tifosi appassionati di lato diverso nella stessa città, in questo caso, Roma. Essi rappresentano un’opportunità di esperienze altamente emotive, soprattutto quando il capitano della squadra amata si distingue come eroe del match. Un evento ricordato molte volte nella storia della squadra giallorossa.
I capitani e gli anni passati
La rilevanza dei capitani nel derby di Roma risale agli anni ’30, con Fulvio Bernardini al centro della scena con una doppietta sopraffacente in un 5-0 contro i biancocelesti. È seguito da Amedeo Amadei che ha vinto il derby da solista due volte. Il prossimo capitano decisivo si nota nel 1969, nel cosiddetto Derby della Luce, con Peirò che segna il gol vittoria quindi seguito da un blackout che porta alla vittoria della Roma per 2-0.
I momenti più memorabili dei derby
Agostino Di Bartolomei, uno dei capitani più amati di recente, ha iniziato la rimonta nel derby del 1984 con un rigore. Il suo successore, Principe Giannini, ha contribuito con due gol durante l’era di pareggi prevalenti nel derby. Successivamente, il capitano con la ‘C’ maiuscola, Francesco Totti, è diventato un’autentica icona con le sue 11 reti, e celebrazioni memorabili tra cui il famoso selfie. Il suo contributo più notevole è stato nel 2-0 del marzo 2011, con una doppietta al 70° e 90+3°.
Ciò che il futuro riserva
La storia dei capitani del derbi di Roma è illustre. Attualmente, la squadra è guidata da una combinazione di due capitani, Daniele De Rossi (in panchina) e Lorenzo Pellegrini (in campo), che sperano di diventare decisivi nel prossimo derby. Mentre De Rossi ha lottato con i derby come giocatore, Pellegrini ha già segnato due gol decisivi, incluso uno eccezionale che ha sancito una vittoria per 3-0 nel marzo del 2022, il derby più recente vinto dalla Roma e l’ultimo gol segnato contro la Lazio.